Primo ok alla separazione delle carriere

Carlo Nordio durante la parata militare ai Fori Imperiali in occasione della Festa della Repubblica (Roma - 2023-06-02, LUIGI MISTRULLI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Primo via libera del Parlamento alla riforma costituzionale per la separazione delle carriere dei magistrati. Il disegno di legge costituzionale presentato dall’esecutivo ha avuto il primo disco verde della Camera dei deputati:174 voti a favore, 92 contrari e 5 astenuti. Favorevoli i partiti della maggioranza e dalle file dell’opposizione Azione e Più Europa. Astenuta Italia viva, contrari Pd, M5S e AVS.

“Una maggioranza schiacciante, un percorso che ancora è ovviamente complesso, perché così vuole la Costituzione, un esito finale che spetterà al popolo con il referendum, sia per una ragion pura perché non vi saranno i due terzi sia per una ragione pratica: per una materia così complessa, delicata, e anche di grande sensibilità politica, è bene che si pronunci il popolo”, ha detto il ministro Nordio a margine dell’approvazione.

Dura invece la posizione dell’Associazione nazionale magistrati: “Ribadiamo la nostra profonda preoccupazione per una riforma costituzionale che mette a rischio l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Una riforma sbagliata che non migliora sotto alcun punto di vista il servizio giustizia ma che agisce solamente sulla magistratura e toglie garanzie a tutti i cittadini italiani. La separazione delle carriere determina l’isolamento del pm e ne mortifica la funzione di garanzia. Nel pieno rispetto delle scelte del legislatore vogliamo lanciare nuovamente l’allarme per i rischi che questa riforma porterà con sé”.

Si tratta della prima delle quattro letture previste, il testo passa ora all’esame del Senato.