La Magistratura tra riflessione e rigenerazione

E’ stato un confronto stimolante su temi di grande attualità, segnale di ciò che la storica Rivista “La Magistratura”, che iniziò le sue pubblicazioni nel settembre 1909, vorrebbe tornare ad essere: uno spazio aperto di riflessione che muove dall’ascolto di tutte le idee.

Qual è il senso profondo del nuovo piano editoriale?

È il naturale coronamento del percorso di rigenerazione avviato dalla Giunta ANM fin dal suo insediamento, mediante il quale si intende recuperare quel ruolo, alto e nobile, di elaborazione culturale dei gruppi associativi e delle varie componenti dell’associazionismo giudiziario, facendo sintesi dei diversi profili identitari in quella che è la nostra “casa comune”, l’ANM.

Uno spazio di approfondimento e di dibattito sui temi associativi e della scienza giuridica ma anche un luogo di ascolto, stimolo alla creazione di nuove idee, di nuovi orizzonti, che si dischiudono oltre i confini nazionali, in una dimensione europea, tanto più fondamentale in una stagione come quella che stiamo attraversando di profonde riforme legislative che spaziano in ogni settore della giurisdizione.

Un confronto, vedete, non autoreferenziale e corporativo, che sarebbe privo di slancio e vitalità, ma rivolto alla società civile per una Magistratura che è capace di autenticamente dialogare, di mettersi in discussione senza infingimenti dinanzi all’opinione pubblica e che mostra di avere energie per rinnovarsi, per essere sempre all’altezza del compito ad essa assegnato dalla Costituzione.

Vedendo oggi l’accattivante grafica del sito web della Rivista, impreziosita dall’appropriato inserimento di immagini di dipinti celebri di epoche artistiche diverse, mi tornano alla mente le parole che Amedeo Modigliani indirizzò all’amico Léopold Survage il quale, rimasto sbigottito nel vedersi ritratto con un occhio aperto e un altro cieco, si sentì rispondere: «Ti ho dipinto così perché con uno guardi il mondo, mentre con l’altro guardi dentro di te».
Ecco, questa vorrei che fosse l’ambizione della Rivista.

Sapere guardare “dentro” e cogliere i segnali di trasformazione, e anche i dubbi e le inquietudini, perché no?!, di una Magistratura che si interroga su se stessa, e insieme volgersi all’esterno per intercettare gli stimoli e le sollecitazioni di una società civile in evoluzione nel delicato contesto sociale e culturale del Paese.

Ma c’è anche, consentitemi, in questa coraggiosa sfida che affrontiamo, la rivendicazione di un grande passato che intendiamo custodire; una storia di idee, di sacrificio e di servizio ai valori della democrazia repubblicana che la Magistratura esprime con orgoglio e passione civile e di cui la Rivista è essenziale testimone.

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Abstract dell’intervento al convegno organizzato dall’Anm del 15 ottobre 2021 “Le ragioni del diritto” in occasione della presentazione della nuova rivista