
Le parole del presidente Mattarella in occasione della Giornata mondiale del rifugiato
“La condizione dei rifugiati e dei profughi da un numero crescente di conflitti armati, tensioni regionali e gravi crisi umanitarie, indotte anche dall’impatto crescente di eventi climatici estremi, diviene sempre più grave. È una realtà che interpella le nostre coscienze e ci chiama a fare di più per chi si trova in condizione di fragilità e bisogno per affermare l’inviolabilità della dignità di ogni persona. Non è solo questione umanitaria: è responsabilità giuridica e morale comune”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Proprio oggi si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dalle Nazioni Unite per onorare la forza, il coraggio e la determinazione di chi è costretto ad abbandonare il proprio Paese a causa di guerre, persecuzioni o gravi violazioni dei diritti umani.
Quest’anno l’Unhcr, con la nota dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite, ha ricordato che oltre 122 milioni di persone in tutto il mondo vivono in condizioni di sfollamento forzato, un numero mai così alto nella storia recente. Si tratta di un fenomeno che interroga profondamente le coscienze e chiama in causa i valori fondanti della convivenza civile: la tutela della persona, la solidarietà, il rispetto della dignità umana.
In molti casi, le persone in fuga da conflitti e instabilità affrontano percorsi lunghi e dolorosi, spesso esposti a nuove forme di fragilità e vulnerabilità. Eppure, come ricorda il messaggio dell’Alto Commissariato Onu, non mancano esempi di speranza: comunità locali che accolgono, cittadini che offrono sostegno, istituzioni che operano per garantire condizioni minime di protezione e ricostruzione.
L’auspicio è quello di una riflessione non solo giuridica ma anche umana, nella consapevolezza che il diritto d’asilo e la protezione internazionale rappresentano strumenti essenziali per difendere i diritti fondamentali e riaffermare quei principi di giustizia e umanità che sono al cuore della nostra Costituzione.
Questa giornata offre dunque un’occasione per guardare le emergenze e oltre, cercando di comprendere la complessità del fenomeno e il ruolo che ciascuno, dalle istituzioni ai cittadini, può svolgere nel promuovere una cultura della responsabilità, del rispetto e della solidarietà.