
La notizia era nell’aria. Ora sembra prendere forma. La destra ha fretta e vuole approvare la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere. Così il prossimo passo sembra essere quello di scavalcare buona parte del dibattito parlamentare, dunque gli interventi e gli emendamenti dei senatori della commissione Affari costituzionali. Lo riporta Il Fatto Quotidiano oggi in edicola, con un articolo a firma Giacomo Salvini.
Per arrivare il prima possibile all’esame dell’assemblea e votare il disegno di legge costituzionale “l’idea della maggioranza è quella di utilizzare un ‘trucchetto’ previsto dai regolamenti parlamentari: approvare il testo della riforma in commissione senza relatore facendo così cadere ogni discussione e voto sugli emendamenti. In questo modo la destra potrà far arrivare il disegno di legge sulla separazione delle carriere in aula al Senato il prima possibile bypassando il voto sugli emendamenti delle opposizioni”, scrive Il Fatto.
Una forzatura su quello che è il testo architrave del nostro sistema repubblicano. Una forzatura per bruciare i tempi. Anticipata dal viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.
“È una delle possibilità – ha commentato Sisto a Public Policy – se questo atteggiamento continua. Per tutti gli interventi possibili sulle dichiarazione di voto per gli emendamenti potrebbero servire circa 333 ore”. Dunque la mossa della maggioranza. Vedremo nelle prossime ore le decisioni del presidente della commissione Alberto Balboni, così la valutazione della conferenza dei presidenti di gruppo di Palazzo Madama.