
Novità per la magistratura onoraria. Il Senato ha approvato in questi giorni il disegno di legge che modifica la disciplina della magistratura onoraria. Si tratta di un provvedimento collegato alla manovra finanziaria proposto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che era già stato approvato dalla Camera.
La riforma è quindi legge dello Stato. Fra le novità norme per revisionare il regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari, anche per far fronte ai rilievi avanzati dalla Commissione europea all’Italia tramite una procedura di infrazione per violazione dei diritti di lavoratori dei magistrati onorari. Il disco verde arriva con 75 voti favorevoli, nessun contrario e 50 astenuti. Nell’esame dell’aula sono stati bocciati diversi emendamenti delle opposizioni.
“Voglio esprimere la mia più profonda soddisfazione per l’approvazione definitiva della riforma della magistratura onoraria, che mette fine a una lunghissima attesa di oltre venticinque anni, riconoscendo i diritti retributivi, previdenziali e assistenziali di tante persone”. Sono le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Anche da via Arenula commenti positivi per il voto di Palazzo Madama. “Un passo storico che mette fine a decenni di attese”, dice il sottosegretario Andrea Delmastro (FdI). “Per anni centinaia di servitori dello Stato hanno prestato servizio con poche tutele e nell’incertezza sul loro futuro”, gli fa eco l’altro sottosegretario Andrea Ostellari (Lega).
Freddezza invece dal Partito democratico. “Questa maggioranza continua ad intervenire sulla Giustizia senza stanziare risorse e la riforma della magistratura onoraria non fa eccezione, nonostante il fondamentale contributo che questi operatori apportano al servizio giustizia di prossimità. In questo caso siamo addirittura di fronte a un taglio, già previsto nel decreto Giustizia, con il conferimento dei fondi destinati a questo comparto al Commissario per le carceri”, afferma la vicepresidente del Senato Anna Rossomando.
Diverse poi le reazioni da parte delle associazioni che raggruppano la magistratura onoraria italiana. “Salutiamo con favore la riforma approvata al Senato in via definitiva: dopo oltre 20 anni di lotte, lo Stato infonde piena dignità a oltre 4mila servitori della Repubblica. Ci riempie di orgoglio vedere finalmente concretizzato l’impegno da sempre profuso, in Italia e in Europa, per il pieno riconoscimento, come persone e come lavoratori, del ruolo quotidianamente svolto nell’amministrazione della giustizia”, spiega Mariaflora Di Giovanni, presidente dell’Unione nazionale giudici di pace. “Si tratta di un risultato che sancisce emolumenti conformi al ruolo, ferie, permessi, trasferimenti, copertura previdenziale, tutela per malattia e infortuni: elementi che configurano finalmente una condizione di maggiore dignità e tutela per centinaia di professionisti che operano quotidianamente al servizio della giustizia”, sottolinea la Federazione dei magistrati onorari di tribunale (Federmot).
“Salutiamo con favore la legge di riforma della magistratura onoraria da pochi giorni approvata in Parlamento che, dopo tanti anni, inizia a restituire dignità ai tanti giudici e vice procuratori onorari che, senza tutele sociali, hanno sempre fornito il proprio encomiabile contributo all’amministrazione della giustizia con dignità e onore. Ci auguriamo che questo sia solo un primo passo per dare efficienza al sistema giudiziario nel suo complesso”, commenta la Giunta esecutiva centrale dell’Anm.