Ddl Nordio: slitta l’esame. In Aula il 18 giugno

foto dell'aula del Senato della Repubblica

Un’altra settimana. Il disegno di legge costituzionale voluto dal ministro Nordio sulla separazione delle carriere, il raddoppio del Csm e l’istituzione dell’Alta corte disciplinare slitta di una settimana e arriverà all’esame dell’assemblea del Senato il 18 giugno. A deciderlo la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che ha preso atto del ritardo dei tempi di esame in commissione accogliendo una proposta del presidente La Russa.

Difficile però si riesca a ultimare l’esame di tutti gli emendamenti presentati. A spiegarlo è lo stesso presidente La Russa: “Ho dato ulteriori otto giorni, rispetto alla scadenza dell’11 giugno. Con la speranza, che può essere vana, di arrivare in Aula con un relatore anche con rispetto di chi intende partecipare alla campagna referendaria”. Lo stesso La Russa parla poi del percorso che verrà. “Il mandato al relatore? Se non fanno sedute notturne ogni giorno e se non c’è volontà di ridurre gli emendamenti è difficile. Questo sforzo non l’ho visto da parte di nessuno. Temo quindi che si andrà senza mandato. Ma non è la fine del mondo”.

Sul tema dure le prese di posizione dell’opposizione. “Si va verso un’umiliazione ulteriore del Parlamento e delle prerogative soprattutto delle opposizioni”, dice il capogruppo del Pd Francesco Boccia. Gli fa eco la vice-capogruppo del M5s Alessandra Maiorino: “Non cambia nulla, perché non consentirà comunque di arrivare in aula con il relatore e non consentirà l’esame in commissione”.

“Sulla Separazione delle carriere la destra sta tentando l’ennesima grave forzatura”, ribadisce Peppe De Cristofaro di Alleanza Verdi e Sinistra. “Sono passati sei mesi, c’è stato tutto il tempo per discutere e per approfondire, adesso il momento di approvare”, afferma invece il ministro dei rapporti col Parlamento Luca Ciriani.

Nei prossimi giorni proseguirà comunque l’esame del disegno di legge Nordio in commissione Affari costituzionali.