
Una scelta solidale che raggiunge più obiettivi. Arriva sia da Emergency che dalla Comunità di Sant’Egidio un grazie all’Anm per la scelta delle colombe della Pace fatta nei giorni scorsi attraverso una delegazione dell’Associazione, guidata dal segretario Rocco Maruotti e dal presidente della commissione Legalità Gaspare Sturzo, che ha acquistato 200 doni solidali.
Il ricavato va a sostegno dell’attività umanitaria a Gaza portata avanti da Emergency che in una lettera di ringraziamento all’Anm scrive: “Con voi al nostro fianco continueremo a crederci e a portarla avanti, stando sempre dalla parte dei diritti, della pace e della dignità per tutti“. Una scelta di solidarietà “raddoppiata” sottolinea l’associazione umanitaria, visto che le colombe acquistate sono state donate in parte alla comunità di Sant’Egidio che le distribuirà agli istituti penitenziari.
Le condizioni insostenibili di sovraffollamento nelle carceri italiane sono uno dei temi sui quali l’Anm cerca costantemente di richiamare l’attenzione del governo e delle istituzioni. Di qui la decisione di donare una parte delle colombe della Pace acquistate a chi è in carcere attraverso la Comunità di Sant’Egidio che ricorda: “Le festività segnano un momento di particolare difficoltà per tanti detenuti che devono affrontare la lontananza forzata dalle proprie famiglie ed è per questo che la Comunità da sempre organizza feste e pranzi per il Natale, la Pasqua e la fine del Ramadan perché nei momenti in cui si percepisce di più la solitudine non ci si senta dimenticati. Proprio per questo il dono delle colombe è tanto più gradito come segno di attenzione e vicinanza”.
Una parte dei regali solidali è stata infine donata al progetto Diplomazia della solidarietà curato da monsignor Marco Malizia, consigliere ecclesiastico del ministero degli Esteri. Si tratta di una raccolta in favore delle persone in difficoltà assistite dalla Caritas di Roma, dall’Associazione Solidarietà e Speranza di suor Paola, e dalle Parrocchie della XVIII Prefettura della diocesi di Roma, da padre Vittorio, parroco di Regina Coeli, e dall’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski.