Carcere, lavoro e reinserimento sociale

Relazione alla tavola rotonda della sessione Magistratura e società dal titolo “Carcere, lavoro e reinserimento sociale”

L’art. 15 dell’ordinamento penitenziario prevede che il lavoro sia uno dei pilastri del trattamento, unitamente all’istruzione, alla formazione professionale, alle attività culturali, ricreative e sportive e ai rapporti con la famiglia.
Se mi si chiedesse, però, di fare qualche esempio di una materia rispetto alla quale la realtà è distantissima da quella che dovrebbe essere, non esiterei a citare il tema del lavoro in carcere come argomento massimamente capace di misurare la maggior distanza tra il diritto e la realtà.
Prima ancora di parlare della distanza tra la disciplina del lavoro carcerario e la realtà che lo
connota, vorrei fare qualche osservazione sulle peculiarità di assoluto sfavore che hanno a lungo caratterizzato il rapporto di lavoro intramurario, cioè di quel lavoro che si svolge alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria.

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Leggi e scarica qui la relazione integrale pubblicata sul Quaderno allegato al fascicolo n. 1/2023 de La magistratura pavarin

Scarica qui l’intero speciale dedicato al XXXV Congresso annuale dell’ANM, ottobre 2022 https://lamagistratura.it/wp-content/uploads/2023/04/quaderno-1-la-magistratura-2023-1.pdf