Il primo sì alla stretta sulle intercettazioni

foto dell'aula del Senato della Repubblica
Foto di Luigi Mistrulli

Approvato al Senato il ddl Zanettin

C’è un primo sì del Parlamento alla stretta sulla durata delle intercettazioni. Il Senato ha infatti approvato il disegno di legge di iniziativa parlamentare dal titolo “modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione”. Il provvedimento che porta il nome del primo firmatario, il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, stabilisce che le intercettazioni non possono avere una durata complessiva superiore a 45 giorni in tutto.

Due le eccezioni consentite: il limite di 45 giorni non si applica alle indagini dei procedimenti per mafia e terrorismo. La durata può superare i 45 giorni se emergono “elementi specifici e concreti” che dovranno essere comunque “oggetto di espressa motivazione”.

Si tratta di un cambiamento radicale. L’attuale disciplina in sintesi prevede che la durata delle intercettazioni – inizialmente di 15 giorni – possa essere prorogata per successivi periodi di 15 giorni con decreto motivato del giudice, su richiesta del pubblico ministero se vi sono gravi indizi di reato e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini (art. 267 codice procedura penale).

Le nuove norme vanno ad aggiungersi ad altri limiti alle intercettazioni già introdotti dalla legge Nordio licenziata dal Parlamento nel luglio 2024.

Il disegno di legge è stato approvato in prima lettura al Senato il 9 ottobre con 83 voti favorevoli, 49 contrari e un astenuto e ora passa all’esame della Camera.

Ha espresso preoccupazione il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: “Purtroppo va avanti un programma di riforme che indebolisce l’azione di contrasto al crimine. Con un intervento destinato a comprimere irragionevolmente l’uso delle intercettazioni” – osserva Santalucia che spiega: “non dubito che si debba fare un uso sapiente degli ascolti, ma non è certo la mannaia temporale prevista in questo ddl a dare risposte al bisogno di professionalità nell’uso di questo strumento”.