Cesare Parodi guida la nuova giunta dell’Anm

Rocco Maruotti segretario generale, vice presidente Marcello De Chiara.

Cesare Parodi è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Segretario generale è Rocco Maruotti, vice presidente Marcello De Chiara. La decisione sui nuovi vertici della Giunta esecutiva centrale arriva dopo la prima riunione del Comitato direttivo centrale scelto attraverso le elezioni del 26, 27 e 28 gennaio. Per Stefano Celli l’incarico di vicesegretario generale, per Giuseppe Tango quello di coordinatore dell’ufficio sindacale e per Monica Mastrandrea la direzione de La Magistratura. Completano la giunta esecutiva centrale Chiara Salvatori, Paola Cervo, Sergio Rossetti, Dora Bonifacio. La giunta ha individuato i coordinatori delle commissioni permanenti che saranno formate nei prossimi giorni.

“Non difendiamo privilegi, chiediamo di essere ascoltati” ha spiegato Parodi nelle sue prime dichiarazioni, esprimendo la volontà di chiedere un incontro al governo per tornare a spiegare le ragioni della magistratura contro la riforma costituzionale. Parole accolte con favore dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha auspicato la ripresa di “un sano confronto sui temi che riguardano l’amministrazione della giustizia”.
Un cambio di passo, almeno nei toni della discussione: “sarà un’occasione per spiegare una volta di più con chiarezza, fermezza, lucidità e senza nessun cedimento le nostre ragioni” il commento di Parodi che ha chiarito che lo sciopero del 27 febbraio deciso dall’Assemblea straordinaria non è in discussione. Il neo presidente Anm spiega: “lo sciopero, che non è contro il governo, ma uno strumento per portare le nostre istanze all’attenzione dell’opinione pubblica, sarà solo l’inizio del nostro impegno e neanche decisivo. La cosa fondamentale è far passare il messaggio che il nostro fermo no alla riforma Nordio, alla separazione delle carriere è una difesa della giurisdizione, non di una corporazione, tantomeno dei privilegi di una casta come una certa narrazione vorrebbe”.

Tra i primi compiti della Giunta esecutiva centrale c’è appunto decidere le modalità per l’appuntamento del 27 febbraio. Alcune indicazioni sono già arrivate dalla riunione del Comitato direttivo: l’invito a tutti i colleghi a indossare una coccarda tricolore durante le udienze civili e penali da qui al giorno della protesta e l’invito alle Giunte esecutive sezionali ad organizzare assemblee distrettuali aperte ai cittadini proprio per la giornata del 27 febbraio.