Audizione alla Camera per Santalucia e Infante
I rischi della proposta di legge che modifica la disciplina in materia di intercettazioni sono stati illustrati in commissione Giustizia alla Camera dei deputati da parte dell’Associazione nazionale magistrati. A intervenire il presidente Giuseppe Santalucia e il componente della Giunta esecutiva centrale Enrico Infante.
Dopo l’approvazione in prima lettura al Senato, prendeva il via oggi il ciclo di audizioni sulla proposta di legge C. 2084 a firma Zanettin.
“La norma ha degli aspetti di poca chiarezza rispetto alla proroghe che possono essere predisposte”, spiega Santalucia. E aggiunge “Il disegno di legge vuole evitare ascolti improduttivi, ma è una prospettiva fuori asse. Il fatto che non emerga nulla non significa far venir meno l’assoluta indispensabilità sul piano logico delle captazioni. Anzi, può significare esattamente il contrario”.
“Sono tantissimi i casi per svariati reati in cui in cui gli elementi di prova sono emersi solo dopo i 45 giorni e sono emersi proprio grazie alle intercettazioni”, aggiunge Enrico Infante “Penso agli omicidi, per cui è incredibile non ci sia la deroga. O anche per i sequestri di persona, ma lo stesso ragionamento può valere per i reati contro la pubblica amministrazione e per quelli ambientali, perché si riferiscono a qualcosa che non si esaurisce certo in 45 giorni ma dura mesi”.