Intercettazioni, via libera a nuovo limite di 45 giorni

ROMA - Camera dei Deputati

Il ddl approvato in via definitiva alla Camera

Il via libera, viste le premesse, era scontato, nonostante le forti proteste dell’opposizione. Arriva in un clima di tensione il sì della Camera del disegno di legge Zanettin, che fissa il tetto di 45 giorni alla durata delle intercettazioni. Il testo, composto da un solo  articolo stabilisce un’unica possibilità di deroga al limite indicato, nel caso “che l’assoluta indispensabilità delle operazioni per una durata superiore sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti, che devono essere oggetto di espressa motivazione”. I nuovi limiti non si applicano alle indagini per i reati di associazione mafiosa e terrorismo, traffico illecito di rifiuti, sequestro di persona a scopo di estorsione e reati informatici. Nessuna eccezione per le fattispecie di reato che riguardano la violenza sulle donne, come sollecitato anche dall’opposizione. L’impegno del governo a tal proposito resta solo in un ordine del giorno approvato insieme al provvedimento.

Anm: più difficile lotta a certi reati

I nuovi limiti preoccupano l’Associazione nazionale magistrati. “È una a scelta del governo sicuramente legittima, ma che indubbiamente rende più difficile per certi reati l’accertamento della verità, penso alla rapine, penso alle violenze sessuali o ai maltrattamenti sui minori in ambito familiare” le parole di Cesare Parodi. Il presidente Anm ricorda inoltre come “grazie alle intercettazioni molte volte si individuano elementi fondamentali per le indagini, che altrimenti non sarebbe possibile avere”. E dunque “la riforma è una scelta che potrebbe avere un impatto negativo su molte indagini”. Critiche respinte dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto che difende il provvedimento, convinto che “non limita in alcun modo le necessità delle indagini”.

Gratteri: con ddl intercettazioni niente più tutele contro abusi

A dare voce alle preoccupazioni della magistratura anche il procuratore di Napoli Nicola Gratteri che osserva come con “questa approvazione si chiude il cerchio iniziato con la abolizione dell’abuso di ufficio. I cittadini, dice Gratteri, non avranno tutela contro abusi e sopraffazioni”.
La nuova normativa sulle intercettazioni è stata approvata, in via definitiva, con 147 sì, 67 no e un astenuto.