Iaj: da minacce a indipendenza giudici rischi per cittadini

Monito della magistratura associata internazionale dopo attacchi a Cpi

L’appello è firmato dal Comitato di presidenza dell’Iaj, l’associazione internazionale dei magistrati che riunisce 92 associazioni provenienti da tutto il mondo e invita a promuovere e difendere l’indipendenza della magistratura davanti agli ultimi attacchi.

La premessa racconta in modo eloquente il livello di preoccupazione. Spiega infatti il Consiglio Direttivo dell’Associazione di ritenere doveroso “avvertire non solo i nostri membri, ma anche la società civile nel suo complesso riguardo a eventi e azioni che mettono in pericolo i principi sui quali le nostre società si sono fondate dopo la Seconda Guerra Mondiale e la caduta del Muro di Berlino”.

“Di recente, in tutto il mondo” – si legge nel documento dell’Iaj – “stiamo assistendo a tentativi di minacciare l’indipendenza dei magistrati, sia a livello nazionale che internazionale, cercando di ridurre o ignorare il loro ruolo, con inevitabili ripercussioni sui diritti di ogni cittadino nel contesto della società civile”.

Il Comitato di presidenza della magistratura associata internazionale spiega che in tal senso “l’azione più recente e grave è rappresentata dalle minacce di sanzioni nei confronti dei giudici della Corte Penale Internazionale, tra cui il congelamento dei beni e il divieto di rilascio dei visti”. L’Iaj ricorda come la Cpi, istituita da 125 Stati con lo Statuto di Roma,  sia “una pietra angolare dell’architettura della giustizia internazionale” e che “l’imposizione di tali sanzioni indebolisce pericolosamente il sistema della giustizia internazionale nel suo complesso e rappresenta una minaccia alla tutela dei diritti umani garantita dai giudici di tutto il mondo”.

Nell’appello si ricorda che il “il fondamento di una società democratica è lo Stato di diritto, che non significa mero governo della maggioranza, bensì un governo che opera nel rispetto della Costituzione, adempiendo a quanto essa consente e impone per la tutela dei diritti dei cittadini”. Di qui, dunque, l’invito ai colleghi di tutto il mondo “non solo a promuovere e difendere questi principi, ma anche a spiegare ai cittadini che i magistrati sono i custodi dello Stato di diritto: l’unica garanzia affinché i loro diritti e quelli della società siano effettivamente protetti”. L’appello per “la promozione costante dell’indipendenza del potere giudiziario” è stato firmato il 18 febbraio dal comitato di presidenza dell’Associazione internazionale magistrati e pubblicato sul sito dell’organizzazione.