L’episodio più recente in ordine di tempo si registra in Toscana. Ma i problemi che riguardano l’edilizia giudiziaria sono molteplici e diffusi su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi giorni sotto i riflettori ci sono le pessime condizioni del Palazzo di giustizia di Prato.
Il 22 novembre il sistema elettrico di emergenza è andato in tilt, a causa di un topo introdottosi nel generatore. Risultato: udienze e sospese e dati a rischio. Per il resto come racconta chi ci lavora ogni giorno la situazione del Tribunale di Prato è “ai limiti dell’inagibilità”. Non solo. A preoccupare è anche un possibile rischio di contaminazione da amianto, trovato nei condizionatori anche se all’interno di materiale isolante che non lo renderebbe pericoloso. Ma le verifiche sono in corso e nel frattempo i dipendenti non si sentono affatto sicuri.
Sullo sfondo restano le pessime condizioni dell’intero stabile, con lavori edili sia interni che esterni iniziati nel 2019 che non sono stati completati; con servizi igienici quasi inutilizzabili; impianto di riscaldamento e sistema elettrico non a norma. A fronte di questo quadro l’Anm di Prato ha deciso di convocare un’assemblea pubblica. Il presidente Francesco Santarelli spiega: “Il servizio giustizia deve passare attraverso dotazioni e strumenti che ne permettono la quotidiana attuazione. Qui invece corriamo il rischio ogni giorno di ammalarci o farci male da un lato e di non poter garantire il servizio pubblico che siamo chiamati a svolgere. Occorre al più presto ripristinare un servizio dignitoso sia per chi lavora nel Palazzo che per l’utenza”.
Dura la presa di posizione anche a livello nazionale dell’Anm. “Sullo sfondo del dibattito sulle riforme che riguardano la magistratura ci sono i problemi reali della giustizia italiana. Le difficoltà a livello di organici e strutture. Problemi che vengono quotidianamente ignorati per dare spazio a temi che in alcun modo impattano sull’efficienza di un sistema che avrebbe bisogno di risorse per essere più efficiente e dar risposte alle legittime domande dei cittadini. Quello che sta accadendo a Prato è la cartina di tornasole di un problema ampio che riguarda diversi distretti e strutture. Su questo ci aspettiamo risposte immediate ed efficaci”, afferma il presidente Giuseppe Santalucia.
All’assemblea convocata per oggi 28 novembre sono invitati presidente e procuratore generale della Corte di Appello di Firenze, i rappresentanti del Ministero e del Provveditorato oltre che il sindaco della città, l’ordine degli avvocati, i dipendenti e i sindacati.