
Nell’estate del 1985 Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme alle loro famiglie, furono trasferiti, all’improvviso, per motivi di sicurezza, sull’isola penitenziario dell’Asinara in Sardegna. Stavano lavorando al maxiprocesso che avrebbe portato un duro colpo all’organizzazione mafiosa di Cosa nostra. Per ricordare “una delle pagine più alte della storia della giustizia italiana” l’Associazione nazionale magistrati torna simbolicamente proprio all’Asinara per un omaggio al quale parteciperanno anche alcuni familiari dei magistrati uccisi: ci saranno Manfredi e Lucia Borsellino. L’evento è stato organizzato dalla giunta esecutiva sezionale della Sardegna in collaborazione con la commissione Legalità del comitato direttivo centrale. “Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo: giustizia è democrazia” il titolo scelto per la due giorni che si svolge all’isola dell’Asinara il 4 e 5 ottobre tra Cala reale e Cala d’oliva.
“Un evento aperto alla società civile per riflettere e ricordare” recita il programma “per rendere omaggio al tributo di vita di chi ha creduto nella giustizia e nella democrazia. Perché il loro sacrificio non è solo memoria. È ancora oggi testimonianza viva, esempio presente, è responsabilità che ci cammina accanto”.
In apertura dei lavori, che si terranno presso la sala Cala reale a partire dalle 10.30, la proiezione del docufilm “Maxiprocesso” alla presenza del regista Pasquale Scimeca e delle foto della mostra di Lavinia Caminiti dedicata a Falcone e Borsellino, insieme a studentesse e studenti di due istituti di Sassari, con l’intervento di Giovanni Salvi già procuratore generale della Cassazione. Nel pomeriggio dalle 15.30, dopo l’introduzione dell’evento da parte di Andrea Vacca, presidente Ges Sardegna, i saluti istituzionali sono affidati al presidente Anm Cesare Parodi, a Giuseppe Tango, componente della giunta Anm e presidente della Ges di Palermo e a Luigi Patronaggio, procuratore generale presso la Corte d’appello di Cagliari. Ci saranno i videomessaggi del procuratore generale presso la Cassazione, Pietro Gaeta, del procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo e del procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia. A seguire una lectio magistralis di Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione. Infine per raccontare l’atmosfera di quegli anni il videoricordo dei magistrati Leonardo Guarnotta, Giuseppe Di Lello, Gian Carlo Caselli. E ancora una tavola rotonda moderata dal giornalista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi alla quale partecipano Lia Sava, procuratore generale presso la Corte d’appello di Palermo, Fernando Asaro, procuratore della Repubblica a Marsala, Piero Grasso, già presidente del Senato, Alessandra Camassa, presidente del tribunale di Trapani, Luigi Patronaggio, procuratore generale presso la Corte d’appello di Cagliari, Piergiorgio Morosini, presidente del Tribunale di Palermo. In chiusura della prima giornata la rappresentazione teatrale “L’ultima estate”.
Il programma di domenica 5 ottobre prevede i saluti del segretario generale Anm Rocco Maruotti, di Rodolfo Sabelli procuratore della Repubblica di Cagliari, di Gaspare Sturzo, presidente della commissione Legalità dell’Anm e di Leonardo Agueci, già procuratore aggiunto di Palermo. E poi l’appuntamento che si annuncia particolarmente emozionante con i familiari dei magistrati uccisi nelle stragi del ’92. A rievocare quegli anni anche Diego Cavaliero, allievo di Paolo Borsellino, Rino Germanà, scampato a un agguato di mafia quando era dirigente del commissariato di Mazara del Vallo, Gianmaria Deriu, ultimo custode dell’Asinara, Giuseppe Costanza, l’autista di Falcone sopravvissuto all’attentato di Capaci e Giovanni Paparcuri, storico collaboratore di Falcone e Borsellino.
A partire dal 5 ottobre presso i locali delle casermette sarà possibile visitare la mostra video e fotografica “Falcone e Borsellino: gli uomini la memoria la giustizia” a cura di Lavinia Caminiti. Anche questo un appuntamento che promette di rievocare l’atmosfera dell’epoca e tenere vivo il ricordo.