Mattarella, irrinunciabile autonomia della giurisdizione

Sergio Mattarella

Cassazione, D’Ascola nuovo primo presidente

L’occasione è stata la riunione del Consiglio superiore della magistratura per l’elezione del nuovo primo presidente della Cassazione. Davanti al plenum straordinario di Palazzo Marescialli il presidente della Repubblica ha ringraziato la presidente uscente, Margherita Cassano, per il “servizio prestato nell’arco della sua lunga e brillante carriera” elogiandola  per “aver interpretato l’irrinunziabile stato di autonomia e indipendenza della giurisdizione rispetto a ogni altro potere, nello spirito dei valori fondamentali della nostra Costituzione”. La seduta ha confermato i pronostici della vigilia con l’elezione di Pasquale D’Ascola che con 14 preferenze ha superato Stefano Mogini che ne ha ottenute 13. D’Ascola, 67 anni, nato a Reggio Calabria e veronese di adozione, è stato presidente di sezione in Corte di Cassazione dal 2018 e presidente aggiunto dall’ottobre 2023. Prenderà il posto di Margherita Cassano – prima donna alla guida della Corte – che il 9 settembre va in pensione.

Mattarella che ha presieduto il plenum in qualità di presidente del Csm, non ha partecipato alla votazione (“come di consueto e non di norma” ha precisato, ricordando di aver preso parte solo una volta allo scrutinio in occasione dell’elezione di Margherita Cassano). Il capo dello Stato ha sottolineato di augurarsi che il Csm “continui ad assicurare tempestività e trasparenza alle proprie decisioni”. “Siamo tutti consapevoli – ha detto – che queste devono essere fondate su criteri ed elementi di valutazione al di sopra di pregiudiziarie divisioni di parte“. Mattarella si è poi congratulato con D’Ascola convinto che “il sapere giuridico e la sua lunga esperienza gli consentiranno di guidare con efficacia la Corte”. “Certamente rappresenterà un punto di riferimento anche per i lavori del Csm e del comitato di presidenza – ha aggiunto il presidente della Repubblica – che auspico vengano costantemente improntati al confronto leale e a un dibattito sereno, sempre con l’obiettivo dell’interesse istituzionale”.