Coralità e apertura nella “nuova” Magistratura

L’impegno di tutti noi componenti del comitato di redazione della rivista “La Magistratura”   è finalizzato ad un obiettivo: quello di ridare  luce ad una rivista che rischiava di non essere più attuale, offrendo ai colleghi uno strumento, moderno e di facile fruizione,  di  elaborazione culturale non solo su temi associativi ma anche tecnico giuridici, di diritto giudiziario e di apertura verso scenari orientati tanto sull’attualità quanto verso il passato.

Ebbene, “La Magistratura” vuole dare voce a ciascun magistrato che possa contribuire ad essa con le proprie riflessioni, elaborazioni, con i propri provvedimenti di merito, raccontando le proprie storie, rispondendo ad interviste,  quasi che lo sforzo del singolo possa assumere una vocazione di circolarità e che, sempre in un contesto di comunicazione istituzionale, si venga a creare una rete di opinioni, di conoscenze e “quasi” di valori che rievochi il senso della vita associativa, negli ultimi tempi svilita da fatti di cronaca censurabili, per fortuna estranei alla maggioranza di noi magistrati e che speriamo di poter mettere presto alle spalle , lasciando che gli organi di competenza facciano i loro accertamenti .

La rivista “La Magistratura” , poi, assume una vocazione comunicativa all’esterno, essendo ispirata allo scambio con la classe accademica – che ha aderito con entusiasmo all’invito di entrare a comporne il comitato scientifico –  ed avendo una sezione dedicata ai media nella quale vengono raccolti i contributi dei tanti  colleghi cha hanno sposato la mission della apertura della magistratura alla società civile, nell’ambito della commissione educazione e legalità.

Coralità ed apertura, dunque, i principi ispiratori della “innovata” “La Magistratura”.

Apertura verso la ventata riformista che percorre il paese e che tanta necessità di approfondimento e studio  impegna nel nostro  lavoro quotidiano, trovandoci a dovere interloquire su uno scenario  in fieri ed, al contempo, in alcuni settori, come quello del diritto penale e procedura penale, già definito. Pertanto abbiamo deciso di dare risalto alle innovazioni introdotte dalle riforme sia per le finalità di interlocuzione istituzionale che pertengono all’ANM sia per quelle di consultazione per le strette necessità lavorative quotidiane.  Perfino nella individuazione delle aree tematiche abbiamo deciso di introdurre le innovazioni derivanti dal percorso riformatore in essere. In particolare è stata intitolata una delle aree tematiche alle “Persone, Minori e Famiglie” in ossequio alla approvazione da parte del Senato della Legge di delega al Governo che prevede l’istituzione, assolutamente innovativa, di un Tribunale Unico che, dal 2024 in poi, avrà competenza su tutte le questioni afferenti l’attuale diritto di famiglia, minorile e della volontaria giurisdizione.

Infine, va segnalatala peculiarità della sezione “Storia della Magistratura” nella quale abbiamo deciso di inserire interviste  rivolte a magistrati di grande esperienza ormai in pensione (nel primo numero abbiano introdotto quella ai Presidenti in congedo dei Tribunali di Napoli e Roma, rispettivamente Ettore Ferrara e Francesco Monastero) ed, “allo specchio”, a giovani magistrati di prima nomina (nel caso di specie quattro donne), le colleghe Benedetta Bazuro, Claudia Carissimi, Federica Adele Dei Santi e Federica Ferreri per sollecitare un confronto fra le diverse sensibilità culturali di colleghi di generazioni diverse.

Le dieci domande che abbiamo posto riguardano, in parte, le motivazioni alla scelta dell’accesso alla magistratura, il racconto delle maggiori difficoltà incontrate nella rispettiva esperienza professionale,  un raffronto fra le aspettative e la vita reale della attività giurisdizionale ma anche quale siano i loro gusti od interessi in materia di libri, musica o cinematografia e quale sia il loro sogno nel cassetto.

A questa magistratura, in sintesi, la rivista intende dare voce.

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Abstract dell’intervento al convegno organizzato dall’Anm del 15 ottobre 2021 “Le ragioni del diritto” in occasione della presentazione della nuova rivista