Il lavoro sicuro nella cosmogonia costituzionale: il “caso Ilva”

Dalla relazione alla tavola rotonda “Dignità e sicurezza sul lavoro” 

Se si vuole seguire la traccia “Dignità e Sicurezza nel rapporto di lavoro”, si impone una necessaria operazione di delimitazione dei termini della questione e, ancor prima, una precisazione linguistico-concettuale di questi, soprattutto con riferimento al lemma “sicurezza”.
Quest’ultimo, tuttavia, pur considerando la sua polisemia e la conseguente estensione semantica, soprattutto se riferito al lavoro, risulta essere strettamente connesso alla “salute”.
Ma c’è di più. Infatti, una volta stabilito il nesso tra “salute” e “lavoro”, l’aggettivo “sicuro” non può più essere solo un mero attributo del lavoro ma diventa coessenziale a esso.
Dunque, il lavoro o è sicuro o non è.
Quindi, “lavoro e sicurezza” rappresenta un’endiadi indissolubile che non ha bisogno di ulteriori specificazioni. Questo, dunque, è l’assunto di partenza. 

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Leggi e scarica qui la relazione integrale pubblicata sul Quaderno allegato al fascicolo n. 1/2023 de La magistratura laforgia

Scarica qui l’intero speciale dedicato al XXXV Congresso annuale dell’ANM, ottobre 2022 https://lamagistratura.it/wp-content/uploads/2023/04/quaderno-1-la-magistratura-2023-1.pdf