A un secolo dall’inizio della diffusione della rivista dell’Anm l’appuntamento al Circolo dei lettori e delle lettrici
Come si racconta la giustizia? Qual è la chiave giusta per informare i cittadini sullo stato della giurisdizione e sugli strumenti necessari per farla funzionare al meglio. Quali i limiti per i magistrati, quali le sfide per l’informazione nell’epoca dei social e del racconto crime. A queste ed altre domande vuole rispondere la rivista La Magistratura in un evento che si terrà a Torino il 4 dicembre al Circolo dei lettori e delle lettrici. Un appuntamento voluto quest’anno a 100 anni dall’inizio della diffusione della rivista, prima che il fascismo la bloccasse nel 1926.
Ad aprire i lavori Monica Mastrandrea, direttrice della rivista dallo scorso febbraio che ha voluto negli ultimi mesi rilanciarne il sito con l’obiettivo di farne un’agorà di discussione e informazione oltre il linguaggio tecnico, con un’apertura più ampia rispetto alla platea di addetti ai lavori.
Ospiti del primo panel, dal titolo “La voce dei magistrati tra libertà di espressione e dovere di riserbo”, Marco Bisogni consigliere del Csm, il costituzionalista Giuseppe Campanelli e Guido Raimondi, presidente emerito Cedu. A seguire la riflessione sui media, che partirà dai dati presentati e raccontati da YouTrend.
In chiusura il saluto dei vertici dell’Associazione nazionale magistrati. L’occasione per riflettere anche sulla campagna referendaria appena iniziata che vede l’associazione e il Comitato per il NO impegnati in un’opera di informazione e spiegazione ai cittadini dei contenuti del disegno di legge Nordio, oltre gli slogan e le semplificazioni di parte.
